Nonostante il peso della crisi economica e il suo impatto sui servizi educativi per l'infanzia, la Toscana conferma anche questo anno di essere una delle tre Regioni italiane, insieme a Umbria ed Emilia-Romagna, a garantire un servizio educativo a un bambino su tre nei primi tre anni di vita, con una percentuale di copertura per i servizi 0-2 anni, al 31 dicembre 2013, del 35,5 per cento.
È quanto emerge dal rapporto "I servizi educativi per la prima infanzia in Toscana. A partire dai dati aggiornati al 31.12.2013, tendenze e prospettive nel contesto del quadro comparativo interregionale e internazionale", curato da Aldo Fortunati, direttore dell'area educativa dell'Istituto degli Innocenti di Firenze, nell'ambito delle attività del Centro regionale, e presentato il 19 dicembre scorso nel corso di un seminario ospitato dall'ente fiorentino.
Secondo quanto evidenziato dai dati del rapporto, l'integrazione fra protagonismo pubblico e privato si conferma come caratteristica tipica del sistema toscano, anche se sembra iniziare ad aprirsi una forbice che favorisce la titolarità privata su quella pubblica. Nell'ultimo anno, infatti, i servizi a titolarità pubblica sono 484 contro i 552 a titolarità privata. Di fatto però la potenzialità ricettiva dei servizi a titolarità pubblica continua a a essere maggiore (16.514 posti nel pubblico contro 13.172 nel privato).
Mentre si rafforza la prospettiva dell'accreditamento, si consolida purtroppo anche il fenomeno dei servizi inattivi o sotto-utilizzati, con posti vuoti soprattutto nel caso dei nidi (1036 servizi attivi, 71 servizi inattivi).