In occasione del 24° anniversario dell'approvazione della Convenzione dei diritti del fanciullo, mercoledì 20 novembre 2013 alle ore 10.00, si terrà a Palazzo Bastogi un Consiglio regionale speciale in cui il Presidente del Consiglio Regionale, Alberto Monaci, inaugurerà la mostra fotografica "Come erano i bambini.....Mostra di foto storiche degli anni '30".
All'iniziativa è previsto l'intervento della Garante per l'Infanzia e l'adolescenza, Grazia Sestini, di Glauco Ciacci, Presidente del Foto Club "La Chimera" di Arezzo e la partecipazione dei bambini della classe IV° B della scuola elementare "Giotto" di Firenze.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 20 al 30 novembre 2013 al primo piano di Palazzo Bastogi in via Cavour, 18 - Firenze - con orario 14.00/18.00 dal lunedì al venerdì.
La giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, sarà un’occasione per fare il punto sulla situazione dei minori in Toscana. L’Assessorato al Welfare della Regione Toscana focalizza lo sguardo sui dati che testimoniano le situazioni di vita dei nostri bambini e ragazzi, soprattutto di quelli che si trovano a vivere in condizioni di particolare difficoltà. Le prime considerazioni riguardano due tendenze ricorrenti che si confermano: la diminuzione del numero di bambini e adolescenti toscani e l’apporto degli stranieri alla tenuta demografica.
La raccolta dei dati ed il monitoraggio degli interventi e servizi dedicati alla tutela. *
I minorenni residenti sul territorio regionale sono decisamente pochi e risultano ancora meno dopo la divulgazione dei dati aggiornati all’ultimo censimento. Nel 2012 se ne contavano circa 559mila e rappresentavano il 5,6% del totale dei coetanei italiani e il 15,2% della popolazione residente in Toscana. E’ la classe 0-2 anni a far registrare la diminuzione più significativa visto che passa dai 98.936 residenti del 2011 ai 94.012 residenti del 2012 (meno 4.924 unità). Il contemporaneo aumento della popolazione degli ultra 65enni evidenzia come l’indice di vecchiaia della popolazione Toscana risulti, invece, in leggera crescita: 186,0 contro il 182,9 registrato nell’anno precedente. Indice di vecchiaia che rimane dunque tra i più alti d’Italia, dietro solamente a Liguria e Friuli-Venezia Giulia e molto lontano dal valore medio nazionale di 148,6. Sul territorio regionale gli ambiti con il maggior numero di minorenni residenti risultano quelli dell’area di Firenze (50.813), Pratese (41.119) e Fiorentina Nord-Ovest (34.907). Sono invece gli ambiti dell’Amiata (2.401 la Grossetana e 2.988 la Val d’Orcia) e dell’Alta Val di Cecina (2.609) a contarne meno di tutti gli altri.
La popolazione straniera residente.
La forte crescita della popolazione straniera residente che ha interessato l’Italia e la stessa Toscana ha scongiurato, in questi ultimi anni, il manifestarsi di un grave deficit demografico. Gli stranieri pesano nella popolazione residente in maniera sempre più consistente e tale fenomeno ha interessato anche i minorenni. Secondo gli ultimi dati disponibili al 2011 erano 75.364 gli stranieri minorenni residenti sul territorio regionale e incidevano sul totale dei coetanei residenti per oltre il 13%. Da segnalare che nello stesso anno, a livello nazionale e appena cinque anni prima in Toscana, la stessa percentuale non superava il 10%. La presenza straniera diventa conseguentemente sempre più importante anche nelle scuole dove nell’anno scolastico 2010/2011 ha raggiunto, tra i circa 385mila studenti, un incidenza dell’11,4% contro un più modesto 7,9% registrato mediamente a livello nazionale.
Stringendo l’analisi agli ambiti d’azione tipicamente sociali, il monitoraggio annuale garantito attraverso l’osservatorio regionale sui minori, restituisce la fotografia puntuale del sistema degli interventi attivati per quei minori che, per ragioni diverse (allontanamenti dalla famiglia, abbandoni, minori stranieri non accompagnati), sono costretti a vivere fuori dalla famiglia di origine.
I minori fuori famiglia.
Alla fine del 2012 in Toscana risultano essere 1.725 i minori allontanati dalla famiglia: per 1.140 di loro è stato attivato un percorso di affidamento familiare e per 585 si è resa necessaria l’accoglienza in una comunità residenziale. Gli affidamenti familiari si mantengono sui livelli registrati negli ultimi 3 anni sia nella componente degli italiani che in quella degli stranieri, che incidono mediamente sul 29% del totale degli affidamenti. Rimane invariata anche la dimensione dei minori stranieri non accompagnati che oscilla tra le 80 e 90 unità. Le accoglienze in struttura risultano in leggera flessione e comunque ben al di sotto dei picchi massimi toccati alcuni anni fa grazie soprattutto alla massiccia presenza dei minori stranieri non accompagnati che, invece, nell’ultimo periodo sembrano essere rientrati in una dimensione più contenuta.
Il livello di disagio dei minori viene valutato non solo sulla dimensione dell’allontanamento ma anche su quegli interventi di presa in carico che interessano famiglie in difficoltà, economica, relazionale, psico-sociale, ecc., con figli che quindi sono a rischio di allontanamento. In queste realtà assume particolare rilevanza il numero dei minori seguiti dai servizi pubblici con l’Autorità giudiziaria minorile o ordinaria, in materia civile e amministrativa: si tratta di uno degli indici che, vista la dimensione e la propensione all’aumento, preoccupano maggiormente operatori e tecnici impegnati nei percorsi di tutela. I dati 2012 riferiscono che per 9.029 minori sono attivati interventi di tutela in collaborazione con l’Autorità giudiziaria; di questi il 27% risultano essere di cittadinanza straniera.
Maltrattamenti e abusi sui minori.
Un’altra dimensione importante, connessa anche alla precedente, riguarda i maltrattamenti e gli abusi commessi sui minori. Al 31/12/2012 risultavano in carico ai servizi 1.234 minorenni vittime di maltrattamenti in ambito familiare, 182 minori vittime di abusi sessuali di cui 111 con abusi subiti in famiglia.
Minori adottati.
I bambini in adozione nazionale e internazionale e le coppie adottive o aspiranti adottive sono negli ultimi anni oggetto di attenzione particolare a causa del ridimensionamento quantitativo di cui sono stati oggetto sia in ambito regionale che in ambito nazionale. Il numero delle coppie che ha presentato domanda di adozione al Tribunale per i minorenni di Firenze è in continua e decisa diminuzione tanto che nel 2011 e nel 2012 tale fenomeno scende sotto le 600 unità (rispettivamente 578 e 560) a fronte delle 664 registrare nel 2010 e dalle 883 registrate nel 2006. Il 2012 è stato l’anno in cui in Toscana il ridimensionamento ha interessato anche il numero di bambini adottati in adozione internazionale contando 339 adozioni (le adozioni nazionali sono state 40) e riportando il valore sotto il livelli registrati nel 2008. La Toscana rimane comunque tra le regioni italiane con i più alti tassi di adozione internazionale rispetto alla popolazione residente e molte province appaiono costantemente ai primissimi posti in Italia. La provenienza dei ragazzi si concentra principalmente sulla Russia dalla quale giungono il 23,5% degli stessi (circa 1 su 4), sull’India (11,3%), sulla Colombia e sull’Etiopia (9,8%). L’età media dei bambini adottati è di 6 anni, ma tale indicatore varia da Paese a Paese con punte minime in Cina (3,5 anni) e in Lituania (10,3 anni).
Le adozioni sono monitorate anche in relazione alla necessità di intervenire in maniera mirata nel percorso post adottivo. I bambini e i ragazzi adottati per i quali è attivo un progetto di sostegno nella fase post adottiva sono stati, nel 2012, 244, in netto aumento rispetto ai 177 del 2010. Il totale degli interventi realizzati su questi ragazzi sono stati 627: si tratta di interventi di tipo specialistico mirati a supportare e superare le varie difficoltà che si possono manifestare nel ciclo di vita delle famiglie adottive.
Le politiche regionali per la tutela dei diritti dei minori.
Il contesto dei dati sopra menzionati fa riferimento alle principali direttrici lungo cui si sviluppano le politiche regionali di promozione e tutela dei diritti dei minori in ambito socio-assistenziale. Il mantenimento dei livelli di qualità dei servizi sociali, nei quali si incardinano anche gli interventi dell’area minori e famiglie, si conferma obiettivo strategico per l’Assessorato regionale al Welfare, nonostante la riduzione delle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali.
Lo sviluppo delle politiche regionali continua a passare attraverso percorsi di coinvolgimento diretto dei servizi territoriali che si occupano dell’area minori. L’impegno comune riguarda la condivisione di strategie e strumenti che possano adeguatamente sostenere gli operatori sociali e socio-sanitari, con ricadute apprezzabili sulla qualità dei servizi erogati per le famiglie in difficoltà, anche con minori che rischiano di essere allontanati a causa dell’inadeguatezza genitoriale.
Vanno in questa direzione i percorsi avviati per revisionare gli interventi dedicati all’adozione e all’affidamento familiare. Il rapido mutamento della realtà adottiva, sia in termini numerici che per le condizioni rilevabili nei paesi da cui origina l’adozione internazionale, stanno richiedendo un impegno per l’adeguamento del quadro di intervento regionale. Il sostegno diretto ai quattro Centri di Area Vasta per l’adozione (Firenze, Prato, Pisa e Siena), costante nelle politiche regionali, consente di fornire alle famiglie servizi di orientamento, supporto e preparazione sempre più qualificati, come anche di utilizzare le professionalità disponibili nei lavori per la messa a punto di metodologie di intervento finalizzate a supportare in maniera uniforme tutte le fasi delicate che si trovano a vivere le famiglie adottive. La stagione non facile che sta attraversando l’affido familiare ha evidenziato la necessità di intervenire sulle tematiche della promozione, del reperimento di nuove famiglie e sulla riqualificazione dei ventitre centri affido toscani, in un’ottica di rilancio e revisione complessive di questo percorso di tutela.
Attenzione particolare è riservata anche all’area della prevenzione nella quale la Regione sta promuovendo un’azione sistemica rivolta a sostenere l’apprendimento e la sperimentazione di metodologie innovative da parte degli operatori sociali e sanitari che hanno in carico nuclei genitoriali multiproblematici: si tratta di un percorso mirato per la sperimentazione di protocolli operativi diffusi che riconoscono l’importanza dell’intervento precoce sui genitori, affinché siano aiutati a rafforzare le loro competenze, a esprimere al meglio la propria genitorialità, anche in situazioni difficili che coinvolgono i loro figli.
Lo sviluppo del Centro regionale sull’infanzia e l’adolescenza, gestito dall’Istituto degli Innocenti di Firenze, si conferma un impegno per mantenere la Regione Toscana nel gruppo di quelle altre poche realtà istituzionali che in Italia sono in grado di garantire il monitoraggio costante dei minori in famiglia e fuori famiglia, quale basamento, oltre che per l’azione conoscitiva, per la programmazione degli interventi e l’allocazione delle risorse al territorio.
Il quadro degli interventi regionali contempla infine anche misure di sostegno diretto alle famiglie a rischio di esclusione sociale o che vivono situazioni di temporanea difficoltà. Nel corso degli ultimi due anni sono stati impegnati ed erogati fondi mirati per le famiglie numerose e in difficoltà, sia attraverso contributi diretti che attraverso il potenziamento dei servizi attivati dagli enti del territorio, quali integrazioni al reddito, mensa e trasporto scolastico, borse di studio ecc.
La recente legge regionale n. 45 ha previsto interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, istituendo per il triennio 2013-2015, specifiche misure di sostegno finanziario. Le famiglie con figli potranno quindi usufruire di contributi straordinari nel caso di nuovi nati, minori adottati o collocati in affidamento preadottivo, minori disabili.
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* Dati raccolti ed elaborati dal Centro regionale Infanzia e adolescenza (Regione Toscana/Istituto degli Innocenti); fonti: Servizi sociali dei comuni, Tribunale per i Minorenni di Firenze, Centri adozione, ISTAT