È dedicata al tema della salute mentale nell'adolescenza la ricerca condotta da un gruppo di lavoro formato all’interno della Consulta delle associazioni e delle organizzazioni istituita e presieduta dall'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza.
L'indagine, presentata dall’Authority il 14 marzo scorso a Roma, nella Sala Parlamentino del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, ha previsto la realizzazione di focus group con operatori e altri professionisti che lavorano con i bambini e i ragazzi, la somministrazione di questionari ai Tribunali per i minorenni di cinque città (Palermo, Genova, Caltanissetta, Catania e Milano) e un confronto con il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della giustizia.
Secondo i dati della ricerca, risultano particolarmente vulnerabili alcuni gruppi di persone di minore età: i minori stranieri non accompagnati, i ragazzi autori di reato, i minorenni coinvolti in separazioni ad alta conflittualità, quelli adottati e gli under 18 nelle cui famiglie c’è la presenza di malattie organiche o psichiche. Particolarmente fragili anche gli adolescenti con dipendenze patologiche o quelli che abbandonano precocemente la scuola.
Lo studio evidenzia buone pratiche e criticità. Riguardo a queste ultime si registrano, fra l’altro, la mancanza di integrazione e comunicazione tra i soggetti che operano nello stesso ambito territoriale (per esempio tra Asl, scuole, comunità di accoglienza, autorità giudiziaria, ecc.), la carenza di servizi e strutture dedicati e la difficoltà a trovare personale con esperienza specifica.
Sulla base dei risultati della ricerca, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha formulato una serie di raccomandazioni rivolte al Governo, alle Regioni e ad altri interlocutori istituzionali: fra queste, garantire una congrua assegnazione di risorse all’ambito della salute mentale in adolescenza, valorizzare l’apporto di ciascuna professionalità, assicurare la continuità dei percorsi di presa in carico e avviare un sistema di monitoraggio.