Il percorso di lettura di questo numero è curato da Duccio Demetrio e pone il focus sul ruolo fondamentale che la scrittura di sé può assumere in adolescenza, sia nelle forme più “tradizionali”, all’interno di istituzioni e in contesti regolati, come la scuola, sia nelle forme più libere e spontanee, in particolare nelle nuove declinazioni della scrittura on line, a cui va riconosciuta l’utilità, nonostante la tendenza diffusa a forme di anarchia grammaticale, ai fini della riflessione su se stessi, sul mondo e sul proprio rapporto con la realtà.
Il percorso filmografico, a cura di Fabrizio Colamartino, dopo una parte introduttiva dedicata a quei film che rispondono almeno nelle forme più esteriori alla narrazione autobiografica, analizza il rapporto tra cinema e scrittura. Nella seconda parte vengono esplorati quei territori ibridi al cui interno le frontiere tra professionismo e cinema amatoriale, vita privata e lavoro, desiderio di intimità e spinta alla socializzazione, tensione verso la sperimentazione e scavo nella quotidianità, costituiscono il terreno di coltura per una scrittura autobiografica in forma di documentario.