Gli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia, elaborati dalla Commissione nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione istituita dal decreto legislativo 65/2017, mirano a mettere in comune il patrimonio di esperienze, favorire un’ulteriore elaborazione di proposte educative di qualità per le bambine e i bambini fino ai tre anni e delineare una prospettiva alla quale fare riferimento per il futuro.
Il seminario online che si è svolto il 16 giugno ha offerto l’occasione per approfondire i contenuti del documento, tracciarne le prospettive di attuazione e proporre infine un confronto su alcune esperienze realizzate sul territorio toscano.
«Gli Orientamenti – si spiega nel sito del Ministero dell’istruzione - completano il quadro dei documenti del sistema integrato zerosei: le Linee pedagogiche costituiscono la cornice comune ai segmenti 0-3 e 3-6, le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012 aggiornate con i Nuovi scenari del 2018 sono il riferimento per le scuole dell’infanzia statali e paritarie, gli Orientamenti delineano una prospettiva nazionale per i servizi educativi per l’infanzia, che sono normati a livello regionale. I tre documenti sono quindi strettamente intrecciati tra loro e vanno letti in modo integrato».
La giornata di studio, organizzata dalla Regione Toscana in collaborazione con il Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza e l’Istituto degli Innocenti, si è aperta con i saluti di Alessandra Nardini, assessora all’istruzione della Regione Toscana, e Giacomo Tizzanini, dirigente tecnico dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana. A seguire, l’introduzione ai lavori di Sara Mele, responsabile del Settore Educazione e Istruzione della Regione, e gli interventi di Susanna Mantovani, presidente della Commissione nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione, e Aldo Fortunati, direttore dell’Area infanzia e adolescenza dell’Istituto degli Innocenti. Nella seconda parte della mattina sono state presentate alcune esperienze realizzate sul territorio toscano.
I relatori hanno affrontato molti temi, dalla formazione degli educatori e degli insegnanti all’inclusione dei bambini, dall’accessibilità dei servizi al ruolo dei Coordinamenti territoriali e dei Poli per l’infanzia, che accolgono tutte le tipologie di servizi educativi in un unico plesso.
Alessandra Nardini si è soffermata sugli investimenti realizzati dalla Regione Toscana per abbattere le rette per le famiglie con Isee più basso. «I nidi – ha affermato l’assessora – devono essere un diritto garantito a tutti i bambini e a tutte le bambine. Ogni anno abbiamo investito risorse per abbattere le rette e migliorare i servizi».
Susanna Mantovani ha illustrato i principali contenuti del testo elaborato dalla Commissione nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione, definito dalla relatrice «un documento aperto, che può essere migliorato». «Gli Orientamenti – ha spiegato – si basano sulle migliori esperienze realizzate sul territorio, fra cui innanzitutto quelle sviluppate in Toscana, che hanno contribuito molto alla creazione di una cultura dell’infanzia». In riferimento alle prospettive di attuazione del documento Mantovani ha parlato delle iniziative di formazione, già avviate, che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale. Fra i temi centrali degli Orientamenti su cui si è soffermata la relatrice, l’inclusione, la continuità, lo sviluppo dell’autonomia dei bambini, il benessere, la sfida della socialità.
Aldo Fortunati ha sottolineato alcuni aspetti critici, sintetizzati in tre punti, che riguardano: la formazione delle figure professionali che lavorano nel sistema integrato zerosei; l’individuazione dei punti di integrazione all’interno del sistema dell’offerta; il tema del finanziamento e il tema dell’accessibilità. Fra le questioni affrontate dal relatore, gli anticipi, «unico elemento stabile nel sistema dell’offerta che necessita di un’azione programmata di dismissione». «Gli Orientamenti – ha affermato Fortunati – ci devono aiutare a fare un passo decisivo per l’attuazione del decreto legislativo 65/2017, ma devono comprendere delle ipotesi di aggiornamento dello stesso decreto».
Il seminario, intitolato Gli Orientamenti nazionali 0-3. Prospettive attuative ed esperienze dal territorio, si è concluso con un confronto con i partecipanti.