Il Consiglio Nazionale dell’Ordine Assistenti Sociali, ha pubblicato la circolare 1454/2020, che offre alcune indicazioni per il lavoro degli assistenti sociali in questo periodo di emergenza sanitaria.
Nella circolare, firmata dal presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine Assistenti Sociali Gianmario Gazzi, si ribadisce che tutti gli interventi di prevenzione e di tutela del rischio concreto e reale per la sicurezza delle persone, nell’ambito delle norme vigenti, devono essere garantiti.
«L’Assistente Sociale – si legge nel documento - deve sollecitare e promuovere, nell’ambito della propria organizzazione, protocolli specifici per garantire continuità e sicurezza del percorso di aiuto e segnalare ai propri responsabili le situazioni di rischio concreto e urgente per le persone seguite. Tutte le attività professionali urgenti e indifferibili nell’ambito dei servizi essenziali vanno garantite alle persone. Il ruolo dell’assistente sociale a supporto dei singoli e delle famiglie che, a causa dell’emergenza che stiamo vivendo, si trovino in situazioni di vulnerabilità, è essenziale. Il ruolo dell’Assistente sociale in ogni ambito (sociale, sanitario o socio-sanitario), indipendentemente dalla tipologia contrattuale o organizzativa (pubblica o di Terzo Settore), ed in qualsiasi ruolo (anche dirigenziale e di coordinamento), è cruciale in questa fase di crisi e, pertanto, non possono essere interrotti i necessari interventi di monitoraggio (anche da remoto), né la collaborazione con tutti i professionisti della salute».
La circolare specifica che in relazione ai contatti con le persone si devono considerare essenzialmente tre fattispecie: situazioni note e non urgenti; situazioni note e che possono assumere carattere di urgenza in considerazione delle conseguenze dell’epidemia; situazioni non note che possono assumere carattere di urgenza in considerazione delle conseguenze dell’epidemia.
Il testo prosegue offrendo indicazioni utili per il lavoro degli assistenti sociali.