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Le strutture di accoglienza
Il sistema e le strutture di accoglienza
Il sistema prevede due livelli di accoglienza:
Il ruolo degli Enti locali
Secondo la Legge 328/2000, i Comuni hanno la funzione di sostegno e di assistenza dei MSNA presenti nei rispettivi territori di competenza, nonché i relativi oneri economici; l'intesa tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali del 10 luglio 2014 sui flussi non programmati e la legge di stabilità per il 2015 hanno introdotto una governance di sistema per la presa in carico dei MSNA con la crea
Il ruolo dello SPRAR
Il ruolo dello SPRAR. ll Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito da una rete di enti locali presso i quali sono attive strutture con progettualità specifiche che seguono determinati standard di qualità per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata, attraverso la costruzione di percorsi individua
Il ruolo dei Ministeri
Il Ministero degli Interni coordina il sistema di accoglienza dei MSNA ed è competente dal 1 gennaio 2015 su tutti i minori stranieri non accompagnati, richiedenti asilo e non.
Progetti FAMI e SPRAR
I progetti di seconda accoglienza afferenti al sistema SPRAR, strutture di accoglienza temporanea, hanno avviato nel mese di marzo 2015 le attività di accoglienza nei progetti finanziati nell’ambito dell’Avviso “Miglioramento della capacità del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati”, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione-FAMI misure d’urgenza.
Appartamenti per l'autonomia
A partire dal 2014 la Regione Toscana ha dato avvio a un percorso sperimentale, introducendo una nuova tipologia di struttura, gli appartamenti per l’autonomia, per l’accoglienza dei minori e neomaggiorenni (16-21 anni) in situazioni di disagio e/o condizione di MSNA in carico ai servizi pubblici degli enti territoriali e interessati da un progetto di interve
La rete dei consultori
I consultori familiari sono strutture organizzative dei distretti.
Si possono considerare come servizi sociosanitari integrati di base, con competenze multidisciplinari, determinanti per la promozione e la prevenzione nell’ambito della salute della donna, della coppia e della famiglia.
Le strutture
Le strutture semiresidenziali di accoglienza si suddividono essenzialmente in 3 categorie, a seconda della cornice normativa rispetto alla quale risultano funzionare:
I servizi territoriali
Gli enti locali, in quanto titolari della funzione di protezione dei minori, sono impegnati, unitamente agli operatori e in collaborazione con le Aziende sanitarie – a porre in essere, prioritariamente, tutti quegli interventi di sostegno alle famiglie in difficoltà affinché queste riescano ad esprimere a pieno le proprie risorse e potenzialità assicurando un ambiente idoneo alla crescita del b
La Regione
La Regione Toscana sostiene lo sviluppo di un sistema di sostegno e promozione della genitorialità.
Pratiche innovative
La Regione Toscana ha da tempo deciso di intervenire nel campo del sostegno della genitorialità secondo un approccio maggiormente incisivo e innovativo in grado di sperimentare nuovi metodi di valutazione, presa in carico e progettazione sociale e socio-sanitaria, nonché per rinnovare le prassi e i processi di intervento già consolidati e diffusi.
Mediazione familiare
La mediazione familiare costituisce un importante strumento professionale dell’intervento sociale, soprattutto in relazione al fenomeno della separazione e dei divorzi, avente la finalità di affrontare e trattare in ambiti diversi da quello giudiziario i conflitti e le tensioni tra le persone.