Ambito sociale e sociosanitario integrato

La Regione Toscana, negli ultimi anni, ha investito per il rafforzamento della governance territoriale, dove la zona-distretto (https://www.regione.toscana.it/-/zone-distretto) rappresenta l'ambito territoriale ottimale per valutare i bisogni delle comunità e per organizzare ed erogare i servizi delle reti territoriali sanitarie, socio-sanitarie e sociali integrate. 

La zona distretto è il livello di organizzazione delle funzioni direzionali interprofessionali e tecnico-amministrative delle reti territoriali sanitarie, socio sanitarie e sociali integrate.

Tenendo conto delle risorse messe a disposizione dall'azienda usl e dai comuni, la zona-distretto organizza e gestisce la continuità e le risposte territoriali della integrazione sociosanitaria, compresi i servizi per la salute mentale, per le dipendenze e per la non autosufficienza. Nell'ambito territoriale della zona-distretto l'integrazione socio-sanitaria è realizzata attraverso la società della salute o mediante la stipulazione della convenzione socio-sanitaria fra l'Ausl e i comuni.

Le articolazioni di zone distretto sono 28 (a seguito della Delibera di Giunta del 26 luglio 2021, n.758 che ne ha ridefinito gli ambiti territoriali).

La riforma della normativa regionale, operata tra il 2014 e il 2015, ha definito i livelli regionali di gestione dei sistemi sanitario e sociale, definendo per ciascuno un insieme di strumenti di programmazione. Gli atti della programmazione sono:

  • Livello Regionale: Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale (PSSIR); Atto regionale di definizione delle linee annuali di programmazione e individuazione degli obiettivi.
  • Livello di Area Vasta / Aziendale: Piano di Area Vasta; Piano Attuativo Ospedaliero delle aziende ospedaliero-universitarie (PAO), Piano Attuativo locale delle aziende sanitarie (PAL).
  • Livello Zonale: Piano Integrato di Salute (PIS); Piano d’Inclusione zonale (PIZ)

Le attività di area sociale e sociosanitaria integrata del Centro Regionale si concentrano principalmente su:

  • la raccolta e l’aggiornamento periodico di dati conoscitivi sulla rete regionale dei servizi e l’implementazione e aggiornamento di sistemi informativi (ASSO-ASMI), nonché la restituzione al territorio dei dati raccolti attraverso l’elaborazione di specifici rapporti annuali di monitoraggio;
  • il supporto alle zone-distretto per la programmazione della rete dei servizi per l’infanzia, adolescenza e famiglie;
  • il regolare svolgimento di un programma di iniziative di formazione rivolto agli operatori del territorio
  • la realizzazione di iniziative di formazione;
  • il supporto alle zone-distretto per la formazione di équipe multiprofessionali per l’implementazione di modelli integrati di sostegno alle famiglie in situazioni di vulnerabilità;
  • l’organizzazione di eventi formativi e informativi;
  • la realizzazione di indagini e approfondimenti specifici su temi di interesse per le politiche regionali, diffusi attraverso pubblicazioni cartacee e on-line.
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Progetto RISC: estensione delle attività a Val d'Era e Valdichiana Aretina

Toscana. Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale, Decr. dirig. 12 novembre 2013 n. 4867, Progetto regionale RISC-PersonaLab: attivazione rapporto di collaborazione Zone Valdichiana aretina e Val d’Era. Impegno di spesa

La Regione Toscana, con Decr.Dirig. n.

Contributi per le famiglie in difficoltà e per i nuovi nati

Toscana. Legge regionale n. 45 del 2 agosto 2013, “Interventi a sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e per il contrasto al disagio sociale”

Attraverso l’approvazione della Legge regionale n. 45 del 2 agosto 2013, pubblicata sul B.U.R.T. n. 39, parte prima, del 7 agosto 2013, il Consiglio Regionale della Toscana, ha istituito, per il triennio 2013-2015, misure finanziarie in favore delle famiglie e dei lavoratori che vivono particolari situazioni personali o di disagio.

Progetto RISC: estensione delle attività al Comune di Livorno

Toscana. Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale, Decr. dirig. 9 luglio 2013 n. 2794, DGR 227/2012: sviluppo del progetto regionale RISC-PersonaLAb. Estensione al Comune di Livorno. Impegno di spesa e liquidazione quota parte risorse

La Regione Toscana, con Decr.Dirig. n. 2794 del 9 luglio 2013 decreta di estendere, in attuazione della D.G.R. n.

Esenzione dal ticket per i minori fuori famiglia

Toscana. Giunta regionale. Delibera 29 aprile 2013, n. 316, Prosecuzione delle condizioni di esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria di cui alle Deliberazioni GR n. 1164/2011 e n.1253/2012. Ulteriori determinazioni in materia di compartecipazione alla spesa sanitaria in favore dei minori accolti nelle comunità e dei minori stranieri non accompagnati

La Regione Toscana adotta il provvedimento per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie rivolte a minori temporaneamente fuori famiglia, in carico ai servizi sociali dei comuni.

Adozione internazionale: le graduatorie con i contributi alle coppie

Toscana. Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale, Decr. dirig. 12 aprile 2013 n. 1525, Legge Regionale n. 70/2009 "Interventi di sostegno alle coppie impegnate in adozioni internazionali". Bando per l'assegnazione dei contributi regionali; prima Edizione: approvazione delle graduatorie e liquidazione delle risorse ai Comuni di Firenze, Prato, Pisa e Siena, quali comuni capofila dei centri di adozione di area vasta, ai sensi dell'accordo di programma per l'applicazione delle leggi in materia di adozione (delibera GR 1218/2001).

La Regione Toscana, tramite decreto dirigenziale n.

L’istituto dell’adozione di persone maggiori di età nel Codice civile

Libro Primo Delle persone e della famiglia. Titolo VIII - Dell'adozione di persone maggiori di età

Applicazione delle leggi sull'adozione: accordo di programma

Toscana. Giunta regionale, D.P.G.R. 29 maggio 2002, n. 128, Approvazione accordo di programma per l'applicazione delle leggi in materia di adozione

La Regione Toscana, tramite l’approvazione di questo accordo di programma per l’applicazione delle leggi in materia di adozione, dispone di flussi informativi in materia di adozione nazionale e internazionale derivanti dall’attività svolt