P.I.P.P.I., il cui acronimo si ispira alla resilienza di Pippi Calzelunghe come metafora della forza dei bambini nell’affrontare le situazioni avverse della vita, ha la finalità di innovare e uniformare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie in situazione di vulnerabilità al fine di prevenire il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal proprio nucleo familiare, attraverso un approccio olistico ed ecosistemico alla persona, ai bambini e alle bambine e ai genitori all’interno di un contesto integrato dei servizi e delle varie professionalità e che tenga in ampia considerazione la prospettiva delle famiglie e dei bambini e delle bambini in tutte le fasi del percorso di accompagnamento.
P.I.P.P.I ha pensato e progettato moduli di azione da realizzare con alcune famiglie target accompagnate, in ogni fase del percorso, da un'attività di tutoraggio e coaching, per dar vita ad una comunità di pratiche e di ricerca sociale che costruisca e diffonda conoscenza ed innovazione. Sono previsti, più nel dettaglio, i seguenti 4 dispositivi di azione rivolti sia a bambini che a genitori: Educativa domiciliare: per l'individuazione di forme e modalità di recupero e di consolidamento della funzione educativa genitoriale; Gruppi per genitori e bambini: per promuovere momenti di confronto e condivisione sulle questioni legate alla condizione di genitore; Attività di raccordo tra scuola e servizi: per creare ed attivare una rete di scambio e per pensare azioni in un'ottica comune e condivisa; Individuazione di famiglie di appoggio (sostegno sociale): per la ricerca, anche al di fuori del proprio nucleo familiare, di risorse finalizzate ad un concreto ed efficace sostegno della famiglia.
La Regione Toscana ha aderito al programma nel 2013, nel 2021 il programma coinvolge tutte e 28 zone distretto/società della salute toscane, per un totale di circa 300 famiglie.
Con il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 P.I.P.P.I. è riconosciuto come Livello Essenziale delle Prestazioni Sociali (LEPS) ed è stato costituito un Comitato Tecnico di Coordinamento (CTC) a livello Regionale con la responsabilità di coordinare e monitorare il lavoro di attuazione del LEPS sull’intero territorio nazionale.
In Toscana il tavolo di coordinamento regionale PIPPI LEPS si riunisce con cadenze periodiche annuali ed è occasione di confronto e di riflessione, nonché di messa a fuoco dei bisogni degli ATS impegnati nell’implementazione del programma
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