Il volume, presentato in occasione della prima Conferenza regionale su infanzia e adolescenza della Toscana (20 novembre 2014), raccoglie i dati dell’indagine condotta dal Centro regionale tra il 2013 e 2014 sull’accoglienza semiresidenziale dei bambini e adolescenti in difficoltà con l’obiettivo di documentare le esperienze in corso e comprendere le nuove frontiere dell’intervento socioeducativo assicurato dai centri diurni per minori operanti in Toscana.
Il lavoro fornisce una mappatura delle strutture semiresidenziali del territorio toscano, ma anche una ricognizione dei progetti educativi e si sostegno proposti dai diversi centri, dando quindi la parola a operatori e referenti locali che raccontano il proprio lavoro.
Dopo aver esplicitato la metodologia dell'indagine e gli obiettivi di ricerca, si delineano le caratteristiche e le modalità organizzative delle strutture semiresidenziali e, nel focus di approfondimento, si riportano le esperienze dei centri diurni della Bassa Val di Cecina e del Centro Gould La Limonaia di Firenze. Segue un contributo sui flussi di utenza e sulle caratteristiche e le problematiche dei bambini e ragazzi accolti. Il quarto capitolo è dedicato al lavoro socio-educativo con bambini, ragazzi e famiglie: si esplicitano le aree di intervento e le attività realizzate e si riportano le esperienze innovative sperimentate nel territorio pistoiese.
Un contributo particolare riguarda la partecipazione e l’ascolto dei bambini e dei ragazzi, l’indagine ha voluto infatti analizzare quali modalità gli operatori di questi servizi mettano in atto per favorire tali prassi. Uno specifico focus di approfondimento è dedicato, inoltre, ai bambini e ai ragazzi che frequentano i centri semiresidenziali con le testimonianze del Centro diurno S. Andrea in Percussina dell’area Fiorentina sud-est e del Centro diurno La Zattera e Canapè dell’area Fiorentina nord-ovest.
Al lavoro con le famiglie è dedicato l’approfondimento successivo, che riporta l’esperienza condotta all’interno dell’associazione Progetto Villa Lorenzi a Firenze e quella svolta nei centri diurni di Pistoia. Nel capitolo sesto sono riportate le conclusioni dello studio da cui emerge, primo fra tutti, come le strutture semiresidenziali siano servizi che hanno potenzialità eccezionali nel farsi centro propulsore di nuove progettualità e possono diventare volano di sperimentazioni di nuovi progetti.
Nella sezione degli Allegati, infine, si riporta l’anagrafica delle strutture semiresidenziali toscane con dati di sintesi relativi alla ricettività, indirizzi e referenti, oltre alla scheda di rilevazione su cui si è basata l’indagine effettuata e che ha visto il coinvolgimento di 39 strutture.