Ambito educativo

Le politiche della Regione Toscana per l'educazione e l'istruzione negli ultimi anni hanno investito per promuovere e rilanciare una governance territoriale, considerandola come sistema di relazioni, processi e responsabilità che costituisce la base fondamentale da cui scaturiscono gli interventi della programmazione nei territori. 

Nel sistema si è rafforzato il ruolo delle Zone per l'educazione, l'istruzione, orientamento e formazione - e dunque delle Conferenze zonali - che vengono individuate come ambito territoriale ottimale per la programmazione unitaria degli interventi dei Comuni e delle Unioni di Comuni, nello spirito della L.R. n.32/2002.

Le 35 Zone dell'Educazione e dell'Istruzione sono i luoghi della programmazione unitaria, della sintesi delle relazioni, della messa in comune di risorse, competenze, idee ed energie.

La D.G.R. n. 584 del 21/06/2016 (Criteri generali per il funzionamento delle Conferenze zonali per l'Educazione e l'Istruzione nell'ambito del sistema integrato per il diritto all'apprendimento) e le successive Linee Guida per la sua applicazione (D.G.R. n. 251 del 20/03/2017) indicano che l'organizzazione e strutturazione di ciascuna Zona devono prevedere necessariamente l'esistenza di alcuni organismi:

  • Conferenza zonale per l'educazione e l'istruzione (organismo politico)
  • Struttura di supporto tecnico/organizzativo zonale (organismo tecnico trasversale, ossia struttura di supporto per la programmazione)
  • Organismo di coordinamento zonale educazione e scuola (struttura tecnica specificatamente dedicata all'ambito delle politiche e degli interventi della Conferenza zonale in materia educativa e scolastica)
  • Organismo di coordinamento gestionale e pedagogico zonale dei servizi educativi per la prima infanzia (organismo riferito all'area dei servizi 0-3 e alla continuità 0-6).

La scelta della Regione Toscana – inizialmente definita con la L.R. 25/1994, successivamente aggiornata con la L.R. 31/2000 e in ultimo con la L.R.  43/2004 – ha condotto alla costituzione presso l’Istituto degli Innocenti del Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza.

Le attività di area educativa del Centro Regionale si sono concentrate principalmente su:

  • la raccolta e l’aggiornamento periodico di dati conoscitivi sulla rete regionale dei servizi e l’implementazione e aggiornamento di un sistema informativo (SIRIA), nonché la restituzione al territorio dei dati raccolti attraverso l’elaborazione di specifici rapporti annuali di monitoraggio;
  • il supporto all'implementazione delle funzioni di coordinamento gestionale e pedagogico della rete dei servizi educativi per l’infanzia a livello territoriale zonale;
  • il supporto alla elaborazione aggiornata dei quadri normativi e regolamentari regionali sui servizi educativi e l’accompagnamento e monitoraggio dei conseguenti processi attuativi;
  • la realizzazione di iniziative di formazione rivolto agli operatori del territorio;
  • la realizzazione di indagini specifiche su temi di interesse per le politiche regionali.
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Prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamentali tra i giovani in età scolare

Toscana, d.g.r. 14 ottobre 2024, n. 1151, Avviso pubblico per la selezione di progetti/interventi/attività per l’attuazione delle politiche di prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamentali tra i giovani in età scolare (Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, art. 1, comma 186 della legge 30 dicembre 2023, n. 213) indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le politiche antidroga – presentazione proposta progettuale.

La delibera riguarda la partecipazione all’avviso pubblico dedicato alla selezione di progetti, interventi e attività mirati all'attuazione delle politiche di prevenzione delle dipendenze da sostanze e comportamentali tra i minorenni in età scolare.

Prevenzione e contrasto all'hate speech

Toscana. Giunta regionale. Delibera 19 aprile 2022, n. 466, Approvazione Protocollo di Intesa per la promozione e la realizzazione di iniziative per il contrasto alle discriminazioni, alla violenza di genere, agli stereotipi, all’uso violento delle parole in rete (hate speech)

Allo scopo di favorire la creazione di progetti finalizzati a promuovere, nelle scuole e nelle famiglie, l’educazione al rispetto nella relazione tra i sessi, al rispetto dell’identità sessuale, religiosa e culturale, alla non violenza come metodo di convivenza civile, nonché la costruzione di