Sono online, sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le Linee di indirizzo nazionali per l’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità, approvate il 21 dicembre scorso in Conferenza Unificata e rivolte, in particolare, ad amministratori, decisori politici, professionisti del pubblico e del privato sociale, attori delle reti sociali e delle associazioni che intervengono a vario titolo con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità.
Il documento affronta il tema degli interventi di cura e protezione dei bambini nel loro ambiente familiare, ponendo un’attenzione particolare agli interventi finalizzati a prevenirne l’allontanamento, ed è frutto di un lavoro collegiale e pluriennale, realizzato in seno a un tavolo istituzionale nazionale composto da rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e del Gruppo scientifico dell’Università di Padova che ha avviato l’attuazione del Programma P.I.P.P.I. (mirato a prevenire l’allontanamento dei bambini e dei ragazzi) a partire dal 2011.
Le Linee di indirizzo intendono capitalizzare l’esperienza della sperimentazione del Programma P.I.P.P.I. e sono complementari a quelle sull’affidamento familiare (2012) e sull’accoglienza residenziale (2017). «Insieme a queste – si spiega nella prefazione del documento – costituiscono un organico insieme volto ad orientare l’intervento lungo un continuum di servizi, basato sulla nozione di “bisogni di sviluppo dei bambini”, per costruire un sistema che veda ad un estremo i servizi/interventi rivolti a genitori e famiglie in cui i bambini non sono in situazione di bisogno aggiuntivo fino all’altro estremo relativo ai servizi/interventi rivolti a genitori e famiglie in cui i bambini manifestano bisogni eccezionali, quali sono i bambini in protezione fino ai bambini adottabili/adottati».
Nella prima parte del documento si descrivono le finalità delle nuove Linee di indirizzo: fra queste, delineare una visione condivisa dell’area dell’intervento di accompagnamento della genitorialità vulnerabile; fornire orientamenti comuni rispetto agli interventi rivolti alle famiglie che vivono in situazione di vulnerabilità su tutto il territorio nazionale; migliorare l’organizzazione e il funzionamento dei percorsi di accompagnamento, definendo la governance nazionale e locale; armonizzare pratiche e modelli di intervento.
Il documento è stato inglobato nelle linee guida per l’attuazione della settima fase del Programma P.I.P.P.I.-2018-2020: i territori coinvolti avranno quindi la possibilità di implementare le Linee di indirizzo sulla genitorialità vulnerabile attraverso l’attuazione dei dispositivi e degli interventi proposti da P.I.P.P.I. La Regione Toscana, che ha collaborato alla stesura del documento, dispone oggi di uno strumento di indirizzo e orientamento particolarmente utile a sostenere il sistema di interventi, misure e servizi sull’area della promozione e della prevenzione che si sta delineando e qualificando anche grazie all’esperienza quinquennale di adesione di tredici territori alla sperimentazione P.I.P.P.I.