C'è tempo fino al prossimo 7 settembre per presentare progetti formativi biennali di istruzione e formazione professionale rivolti a ragazzi tra i 16 e i 18 anni che hanno assolto l'obbligo scolastico, ma sono usciti dal sistema scolastico prima di aver conseguito almeno la qualifica.
Le modalità di presentazione delle domande sono indicate nel bando approvato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale 21 giugno 2016 n. 5259.
«Si tratta della prima sperimentazione del cosiddetto sistema duale per l'alternanza tra scuola e lavoro», ha spiegato l'assessore regionale all'istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco. «Abbiamo stanziato 2,28 milioni di euro con i quali finanzieremo interamente fino ad un massimo di 20 percorsi formativi in tutta la Toscana. La transizione dalla scuola al mondo del lavoro è un momento cruciale per favorire l'inserimento lavorativo dei più giovani. Con il sistema duale ci rivolgiamo a quelli che incontrano maggiori difficoltà a rimanere a scuola per cercare di contrastare la dispersione scolastica, promuovere le esperienze in contesti lavorativi e facilitare la transizione tra il sistema della formazione professionale e il mondo del lavoro».
Il sistema di formazione duale, già sperimentato e diffuso in altri Paesi dell'Unione Europea, permette ai giovani di imparare lavorando.
La sperimentazione di questo sistema, inserita nell'ambito del progetto Giovanisì della Regione Toscana, sarà realizzata attraverso l'alternanza scuola-lavoro, con una formazione in aula e in laboratorio di 650 ore e un periodo di applicazione pratica in contesto lavorativo di 400 ore annue per due anni, in un percorso di istruzione e formazione professionale della durata totale di 2.100 ore.
I progetti possono essere presentati da associazioni temporanee di impresa o di scopo formate da agenzie formative, Istituti professionali di Stato e Centri provinciali per l'istruzione degli adulti accreditati alla formazione, con il coinvolgimento delle imprese del settore.
Il testo del bando è riportato nell'Allegato A del decreto dirigenziale 21 giugno 2016 n. 5259.