Giovedì scorso, a Firenze, durante la giornata di lavoro Genitorialità, infanzia, adolescenza: conoscenza e prospettive di intervento, sono stati presentati gli ultimi dati del Centro regionale sugli interventi sociali per minori in Toscana.
L'incontro - promosso dall'Assessorato al diritto alla salute, al welfare e all'integrazione socio-sanitaria della Regione Toscana, in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti e la Fondazione Zancan di Padova – è stato l'occasione per illustrare azioni, interventi, progetti e percorsi programmati e attivati dalla Regione Toscana nell'area delle politiche di tutela e promozione dei minori e di sostegno alle famiglie.
«Il taglio dell'iniziativa – ha detto Stefania Saccardi, assessore a sociale sport e diritto alla salute - sottolinea il paradigma di riferimento delle politiche regionali di settore: una base conoscitiva, informativa, analitica - patrimonio diffuso, condiviso e fortemente radicato grazie al rapporto di collaborazione con l'Istituto degli Innocenti nella visione regionale - che indirizza e sostiene la programmazione e l'attuazione degli interventi a livello locale. Su questa base di informazioni, raccolta, curata e aggiornata attraverso il lavoro dell'Osservatorio regionale minori e del Centro regionale infanzia e adolescenza vengono individuate e sviluppate le linee prioritarie di intervento, tenendo come bussola i principi dell'integrazione e della cooperazione istituzionale. Questo spiega l'investimento che la Regione sta portando avanti sui vari sistemi informativi, alcuni dei quali sono oggetto oggi di presentazione ragionata».
«L'Istituto degli Innocenti svolge da anni un ruolo centrale di supporto alla Regione Toscana e ai territori in tema di tutela dei minori e di sostegno alle famiglie soprattutto nei processi di riforma - ha detto Alessandra Maggi, presidente dell'Istituto degli Innocenti - Produciamo come Centro Regionale dati e indicatori a supporto dell'attività di indirizzo e programmazione, partecipando ai percorsi di monitoraggio e valutazione delle politiche di settore e dei servizi sociali e educativi anche a carattere sperimentale e innovativo: una potenzialità di conoscenze e competenze da valorizzare in questa fase che ci vede all'inizio di un nuovo ciclo di programmazione regionale e territoriale in materia socio-sanitaria».
Durante la giornata sono stati presentati i dati di tre report del Centro regionale: Interventi e attività dei servizi territoriali a favore dei bambini e dei ragazzi di 0-17 anni e delle loro famiglie, L'accoglienza nei servizi residenziali per minori in Toscana attraverso i dati dei sistemi informativi regionali ASSO e ASMI e Appartamenti per l'autonomia.
Al 31 dicembre 2014 in Toscana si contano 2137 bambini fuori dalla famiglia di origine, accolti in affidamento familiare o in strutture residenziali. Di questi 1303 sono italiani e 834 stranieri (tra questi ultimi 319 sono stranieri non accompagnati). Nel triennio 2012-2014 il fenomeno dei bambini fuori dalla famiglia di origine segna un aumento del 15% dovuto principalmente all'incremento degli inserimenti in struttura, che nel periodo suddetto segnano una crescita del 34%, determinata in modo significativo dall'aumento della presenza di minori stranieri (+50%). Aumento, quest'ultimo, trainato in modo particolare dalla presenza di minori stranieri non accompagnati, che sono più che raddoppiati nel periodo (erano 107 alla fine del 2012, sono 219 al 31.12.2014).
I sistemi informativi regionali ASSO e ASMI rappresentano una pratica di eccellenza, non solo a livello regionale ma anche nazionale, per la loro capacità di ricostruzione dei percorsi individuali degli accolti e le loro potenzialità in termini di interoperabilità.
Attraverso questi sistemi si rilevano, sempre al 31 dicembre 2014, 600 bambini e ragazzi accolti nelle strutture residenziali toscane, di cui 236 stranieri (40% del totale degli accolti); di questi, 148 sono minori stranieri non accompagnati, che incidono sul 25% del totale degli accolti e sul 63% del totale degli stranieri. La presenza importante di minori stranieri non accompagnati fa sì che gli accolti in struttura presentino due caratteristiche fondamentali, quella di essere prevalentemente maschi (58,5%) e quella di avere un'età, che in più della metà dei casi, supera i 14 anni (51%).
Il terzo report contiene i dati del monitoraggio dei progetti sperimentali Appartamenti per l'autonomia, realizzati in attuazione della delibera della Giunta regionale 400/2015.
Nel corso della giornata, inoltre, sono stati presentati i risultati del progetto triennale Risc-PersonaLAB, finalizzato alla prevenzione dell'allontanamento dei minori dalla famiglia di origine.