Il bando si rivolge a Comuni, Aziende USL e Società della Salute.
C'è ancora tempo fino al 18 ottobre per proporre alla Regione Toscana progetti sperimentali innovativi in materia di percorsi assistenziali per anziani, disabili e minori. E' attivo infatti un avviso pubblico per manifestazioni di interesse rivolto ai soggetti gestori dei servizi, Aziende USL, Comuni e Società della Salute che consente di presentare proposte di sperimentazione con l'obiettivo di fornire risposte più adeguate ai nuovi bisogni di anziani, bambini e disabili e differenziare il sostegno a queste categorie.
Il bando, presentato a fine luglio dalla vicepresidente con delega al walfare Stefania Saccardi, nasce per dare spazio a soluzioni che prendano spunto dalle necessità concrete di questi soggetti, rilevate sul territorio, e che propongano sistemi alternativi di assistenza rispetto all'attuale, anche per ottimizzare i livelli occupazionali del settore e aumentare il numero degli utenti coinvolti utilizzando al meglio le risorse.
Le proposte di sperimentazione saranno attentamente vagliate e selezionate secondo i criteri stabiliti (vedi allegato), e potranno avere durata massima di un anno.
Sarà la Commissione regionale prevista dal Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010 a valutare coerenza di contenuto, qualità e grado di innovatività delle proposte pervenute, e quelle ritenute idonee verranno approvate con atto di Giunta, tenendo conto anche di una omogenea distribuzione sul territorio. Da parte dei soggetti proponenti sarà effettuato un monitoraggio costante secondo indicatori condivisi a livello regionale.
Tutti i progetti dovranno essere presentati esclusivamente tramite posta elettronica certificata all'indirizzo regionetoscana@postacert.toscana.it, oppure tramite protocollo interoperabile, per le amministrazioni pubbliche attive sul sistema InterPRo. Non è ammessa la presentazione di materiale cartaceo.
La struttura regionale di riferimento è l'Area di Coordinamento "Politiche di solidarietà sociale e integrazione socio-sanitaria" della Direzione Generale "Diritti di cittadinanza e coesione sociale".