Le Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei, elaborate dalla Commissione nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione, rappresentano la cornice di riferimento pedagogico e il quadro istituzionale e organizzativo in cui si colloca il sistema educativo integrato dalla nascita fino ai sei anni.
Il seminario online organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con il Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza e l’Istituto degli Innocenti, che si è svolto oggi, ha proposto una riflessione sul documento, con uno sguardo alle esperienze di integrazione e continuità realizzate sul territorio toscano.
Le Linee pedagogiche, adottate con decreto del Ministro dell’istruzione 22 novembre 2021 n. 334, sono articolate in sei parti, incentrate sui seguenti temi: i diritti dell’infanzia; un ecosistema formativo; la centralità dei bambini; curricolo e progettualità: le scelte organizzative; coordinate della professionalità; le garanzie della governance.
«Il filo rosso che ha ispirato l’intero documento e che percorre trasversalmente le sei parti – si legge nella sezione del sito del Ministero dell’istruzione dedicata al sistema integrato 0-6 - è rappresentato dalla centralità del bambino nel processo educativo e dai valori fondanti della partecipazione, dell’accoglienza e del rispetto dell’unicità di cui ciascuno è portatore».
Il seminario, intitolato Le nuove Linee pedagogiche 0/6. Esperienze di integrazione e continuità sul territorio, si è aperto con i saluti di Alessandra Nardini, assessora all’istruzione della Regione Toscana, e Giacomo Tizzanini, dirigente tecnico dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, ed è proseguito con l’introduzione di Sara Mele, responsabile del Settore Educazione e Istruzione della Regione. A seguire, gli interventi di Laura Donà, membro della Commissione nazionale Zerosei del Ministero dell’istruzione, e Arianna Pucci, ricercatrice dell’Istituto degli Innocenti.
Donà si è soffermata, in particolare, sull’ultima parte delle Linee pedagogiche. «Le azioni di governance – ha sottolineato – sono fondamentali per dare attuazione al sistema integrato, avendo consapevolezza della complessità istituzionale e del raccordo stretto tra livello nazionale, regionale e locale». La relatrice ha poi illustrato alcuni dati, che mettono in evidenza, fra l’altro, le disparità territoriali nella diffusione dei servizi educativi per l’infanzia. «Le Linee pedagogiche – ha affermato a questo proposito – supportano le azioni di governance con l’obiettivo di generare equità nella diffusione dei servizi, diminuire le disparità nella presenza e sostenere la cultura dell’infanzia come bene pubblico».
Donà ha parlato anche di altri temi importanti, come la progettazione e l’organizzazione educativa dei nidi e delle scuole dell’infanzia - che si fondano sull’attività collegiale del gruppo di lavoro -, il concetto di educazione, il ruolo dell’educatore. L’intervento si è concluso con la presentazione dell’esperienza veneta dei Coordinamenti pedagogico territoriali e di alcune azioni realizzate dall’Ufficio scolastico regionale (Usr) per il Veneto, come lo spazio dedicato al sistema integrato zerosei sul sito dell’Usr e la newsletter tematica.
Arianna Pucci ha approfondito altri aspetti, delineando un quadro sulle indicazioni offerte dalle Linee pedagogiche, documento che «restituisce un’immagine potente e positiva dell’infanzia». I bambini, infatti, sono descritti nel testo come soggetti di diritto, attivi, protagonisti, competenti e sociali. Fra i vari argomenti affrontati dalla relatrice, il ruolo dell’educatore/insegnante, l’organizzazione degli spazi, dei tempi e dei gruppi di apprendimento, l’attività collegiale del gruppo di lavoro e la relazione con le famiglie.
Nella seconda parte della mattinata di lavori, dedicata alla presentazione di alcune esperienze, sono intervenuti, fra gli altri: Silvia Anichini, referente del Coordinamento Zonale Infanzia Pratese, e Cristina Gabbiani, responsabile del Servizio Educazione e Accoglienza dell’Istituto degli Innocenti, che ha illustrato l’esperienza del Polo 0-6 Innocenti per l’infanzia, costituito nel 2019 all’interno della storica istituzione fiorentina.