Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria è fondamentale che il Sistema dei Servizi Sociali continui a garantire, e anzi rafforzi, i servizi che possono contribuire alla migliore applicazione delle direttive del Governo e a mantenere la massima coesione sociale di fronte alla sfida che ci troviamo ad affrontare. È quanto sottolinea, in sintesi, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali nella nuova circolare 1/2020.
«È fondamentale – si legge nel documento - che ciascun Ente, ciascuna struttura e ciascun operatore siano consci del ruolo che i servizi sociali sono chiamati ad assicurare nell’attuale contesto e ridefiniscano e adattino nel modo migliore i servizi e le prestazioni lavorative per garantire una risposta di elevata qualità e al tempo stesso rigorosa nell’assicurare il rispetto delle norme precauzionali che il Governo ha dovuto assumere. Gli sforzi dovranno concentrarsi sulle attività che, nell’attuale momento, rivestono carattere di priorità e privilegiare, ove possibile, modalità di lavoro agile».
Nella circolare si ricorda che alcune Regioni stanno emanando direttive specifiche con riferimento ai rispettivi Sistemi dei Servizi Sociali Regionali, raccordandosi con le Unità di Crisi attivate a livello regionale: «le prerogative regionali individuano, in tal senso, una sede cruciale di collegamento della gestione sanitaria e sociale dell’emergenza e di risposta alle difficoltà di Comuni e Ambiti. A livello territoriale è auspicabile che i servizi sociali comunali e di ambito operino anche in chiave di coordinamento di tutte le realtà che operano nel sociale, opportunamente raccordandosi, a tal fine, anche con i Centri Operativi Comunali COC, ove attivati dai Sindaci».
La circolare offre alcune indicazioni, che riguardano: la sospensione dei termini per la convocazione dei beneficiari del reddito di cittadinanza e per la sottoscrizione del patto per l’inclusione sociale e del patto per il lavoro; la continuità dei servizi; alcuni ambiti di attività particolarmente critici (senza fissa dimora, servizi domiciliari, colloqui telefonici con i soggetti in carico, violenza domestica); gli operatori sociali; le risorse.