Nazioni Unite
Comitato per i diritti del fanciullo, Osservazioni conclusive CRC/C/ITA/CO/5-6 dell’1 febbraio 2019
Concluding observations on the combined fifth and sixth periodic reports of Italy.
Le ultime osservazioni conclusive del Comitato si soffermano in modo particolare sui minori richiedenti asilo e sui minori rifugiati. Il Comitato, in proposito, se da una parte afferma di accogliere con favore la legge 47/2017 sui minori stranieri non accompagnati, dall’altra deplora profondamente il ritardo nell’adozione dei decreti attuativi per la sua effettiva applicazione e formula una lunga serie di raccomandazioni all’Italia richiamando il Commento generale n. 6 del 2005 relativo al trattamento dei minori non accompagnati. Il Comitato raccomanda all’Italia di: a) approvare misure di salvaguardia specifiche affinché non siano applicate ai minori le misure previste dalla legge n. 132/2018; b) facilitare l’accesso al sistema di asilo per i minori bisognosi di protezione internazionale; c) stabilire adeguati meccanismi di accoglienza e protezione di minori non accompagnati e separati, secondo un approccio basato sui bisogni, assicurando che i sistemi di accoglienza rispondano alle mutevoli tendenze degli arrivi, soprattutto via mare; d) elaborare un protocollo uniforme sui metodi di determinazione dell’età secondo un approccio multidisciplinare, da utilizzarsi solo in caso di seri dubbi sull’età dichiarata dall’interessato e tenendo in considerazione le prove documentarie o di altro tipo disponibili, e garantire l’accesso a meccanismi di ricorso efficaci; e) fare in modo che aumenti il numero di tutori volontari e assicurare la nomina tempestiva di un tutore competente e disponibile, libero da qualsiasi potenziale conflitto di interessi; f) trattare i casi processuali che coinvolgono minori non accompagnati e separati in modo positivo, umano e rapido al fine di individuare soluzioni durature; g) dare priorità al trasferimento immediato dei minori richiedenti asilo e delle loro famiglie fuori dai centri regionali e adottare soluzioni permanenti e sostenibili per il reinsediamento, al fine di garantire loro un soggiorno legale e un accesso ragionevole all’impiego e ad altre opportunità; h) migliorare l’attuale sistema di raccolta e gestione dati dei minori non accompagnati o separati, armonizzando le banche dati attualmente esistenti e assicurando che tutte le informazioni pertinenti relative a ciascun minore siano in esse incluse.
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Assemblea generale, Risoluzione A/RES/73/155 del 10 gennaio 2019
Rights of the child.
L’Assemblea esprime profonda preoccupazione per il crescente numero di minori migranti, in particolare non accompagnati o separati dai loro genitori o tutori, che possono essere particolarmente vulnerabili lungo il loro viaggio ed esprime l’impegno volto a proteggere i loro diritti, a garantire che ricevano un’adeguata protezione e assistenza e a provvedere alla loro salute, educazione e sviluppo psicosociale, assicurando che il superiore interesse del minore sia la considerazione primaria nelle politiche di integrazione, ritorno e ricongiungimento familiare.
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Assemblea generale, Risoluzione A/RES/72/179 del 29 gennaio 2018
Protection of migrants.
La Risoluzione tratta il tema della protezione generale dei migranti. L’Assemblea generale invita gli Stati a promuovere e proteggere efficacemente i diritti umani e le libertà fondamentali di tutti i migranti, indipendentemente dal loro status migratorio, in particolare quelli di donne e bambini. La migrazione internazionale deve essere affrontata attraverso la cooperazione e il dialogo, mantenendo un approccio equilibrato, riconoscendo i ruoli e le responsabilità dei Paesi di origine, di transito e di destinazione nella promozione e nella protezione dei diritti umani di tutti i migranti, sempre evitando modalità che potrebbero aggravare la loro vulnerabilità.
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Assemblea generale, Risoluzione A/RES/72/245 del 24 dicembre 2017
Rights of the child.
L’Assemblea esprime l’impegno volto a proteggere i diritti dei minori migranti, in particolare dei minori stranieri non accompagnati in ragione della loro vulnerabilità, ad assicurare che ricevano un’adeguata protezione e assistenza e a provvedere alla loro salute, educazione e sviluppo psicosociale, assicurando che il superiore interesse del minore sia la considerazione primaria nelle politiche di integrazione, ritorno e ricongiungimento familiare. L’Assemblea richiama l’attenzione degli Stati sulla necessità che ai minori non accompagnati, indipendentemente dallo status migratorio, sia rapidamente assegnato un tutore legale e sia fornita loro una protezione efficace dalla discriminazione e dalla violenza. Gli Stati devono inoltre assicurare a tali minori l’accesso a procedure eque negli ambiti legali e amministrativi che li riguardano, anche per la determinazione della loro età e stato giuridico.
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Joint general comment No. 4 (2017) of the Committee on the Protection of the Rights of All Migrant Workers and Members of Their Families and No. 23 (2017) of the Committee on the Rights of the Child on State obligations regarding the human rights of children in the context of international migration in countries of origin, transit, destination and return.
Il presente Commento generale congiunto è stato adottato contemporaneamente come Commento n. 3 (2017) del Comitato per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie e come Commento n. 22 (2017) del Comitato sui diritti del fanciullo. Esso tratta dei principi generali relativi al rispetto e alla tutela dei diritti umani dei minori coinvolti nei processi di migrazioni internazionale negli Stati di origine, di transito e di arrivo.
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Joint general comment No. 3 (2017) of the Committee on the Protection of the Rights of All Migrant Workers and Members of Their Families and No. 22 (2017) of the Committee on the Rights of the Child on the general principles regarding the human rights of children in the context of international migration.
L’obiettivo del presente Commento generale adottato congiuntamente dal Comitato per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie e dal Comitato sui diritti del fanciullo è di fornire autorevolezza agli orientamenti relativi all’adozione di misure legislative, politiche e di altro tipo, volte ad assicurare il pieno rispetto degli obblighi previsti dalle Convenzioni per la tutela dei diritti dei minori nel contesto della migrazione internazionale.
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Consiglio per i diritti umani, Risoluzione A/HRC/RES/36/5 del 4 ottobre 2017
Resolution adopted by the Human Rights Council on 28 September 2017, Unaccompanied migrant children and adolescents and human rights.
La presente Risoluzione del Consiglio per i diritti umani (HRC) tratta il tema dei bambini e adolescenti migranti non accompagnati e dei diritti umani. L’HRC esprime la sua preoccupazione per il crescente numero di migranti, in particolare minori non accompagnati o separati dai loro genitori, che si trovano in situazioni di vulnerabilità quando tentano di attraversare i confini internazionali lungo le rotte migratorie. Gli Stati devono rispettare i diritti umani dei migranti indipendentemente dal loro status migratorio, in conformità con gli obblighi derivanti dal diritto internazionale. Una attenzione particolare deve necessariamente essere rivolta ai bambini e agli adolescenti, i quali, essendo soggetti più vulnerabili, sono maggiormente esposti a crimini e abusi di vario tipo come la tratta, il lavoro, il rapimento, l’abuso sessuale e lo sfruttamento. Il Consiglio riafferma con forza che i principi generali della Convenzione sui diritti del fanciullo, compresi il superiore interesse del minore, la non discriminazione, la partecipazione, la sopravvivenza e lo sviluppo, devono essere la base di tutte le azioni riguardanti i minori e dovrebbero sempre rappresentare il cardine della legislazione, delle politiche e delle pratiche relative ai minori.
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Assemblea Generale, Report A/HRC/36/21 del 2 agosto 2017
Panel discussion on unaccompanied migrant children and adolescents and human rights, Report of the United Nations High Commissioner for Human Rights.
L’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni unite presenta, in questo report, la situazione di bambini e adolescenti migranti non accompagnati. L’ obiettivo che si era dato lo Human rights council era di identificare sfide e migliori pratiche da parte dei paesi di origine, di transito e di destinazione e di potenziare, inoltre, gli sforzi congiunti a tutti i livelli per proteggere i diritti umani dei bambini e degli adolescenti migranti non accompagnati.
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Assemblea Generale, Report A/HRC/36/51 del 24 luglio 2017
Global issue of unaccompanied migrant children and human rights - Final report of the Human Rights Council Advisory Committee.
Nella presente relazione, il Comitato consultivo mira a fornire un'analisi completa della situazione dei bambini e degli adolescenti migranti non accompagnati da una prospettiva dei diritti umani, allo scopo di aiutare gli Stati al conseguimento degli impegni assunti a norma della Convenzione sui diritti dell'infanzia e altri trattati relativi ai diritti umani. Identifica le aree del mondo e i casi in cui si pone questo problema, le ragioni per loro e i modi in cui i diritti umani sono minacciati e violati, riconoscendo le migliori pratiche e formulando raccomandazioni per la tutela dei diritti umani dei bambini e degli adolescenti migranti non accompagnati.
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Concluding observations on the sixth periodic report of Italy.
Le presenti osservazioni conclusive fanno riferimento al sesto rapporto dell’Italia sullo stato di attuazione della Convenzione sui diritti del fanciullo. Il Comitato afferma di accogliere con favore la presentazione della sesta relazione periodica dell'Italia, sebbene essa sia giunta con sei anni di ritardo, e le informazioni presentate in essa. Esprime apprezzamento per l'opportunità di rinnovare il suo dialogo costruttivo con la delegazione di alto livello dell’autorità statale italiana, riguardo le misure adottate durante il periodo di riferimento per attuare le disposizioni del Patto. Vengono evidenziati i provvedimenti positivi adottati negli ultimi anni e sono poi affrontate le principali questioni di preoccupazione, esprimendo le conseguenti raccomandazioni allo Stato italiano.
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Duties of States towards refugees and migrants under the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights.
Nella presente dichiarazione si affrontano le questioni connesse al dovere degli Stati nei confronti dei rifugiati e degli immigrati ai sensi del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali.
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Assemblea generale, Risoluzione A/RES/71/177 del 30 gennaio 2017
Rights of the child.
Con questa Risoluzione, l’Assemblea si sofferma in modo particolare sui minori migranti ed esprime seria preoccupazione per la situazione di vulnerabilità e rischio cui sono esposti nei Paesi di transito e di destinazione se non accompagnati o separati dalle loro famiglie. L’Assemblea rileva fra l’altro che vi sono numerosi casi di minori non accompagnati che scompaiono ogni anno: incoraggia pertanto gli Stati a indagare a sufficienza su tutti i casi di scomparsa di minori non accompagnati e ad adottare tutte le misure necessarie per aumentare la loro protezione, anche rafforzando, tra l’altro, le capacità nazionali di identificazione, di registrazione e documentazione dei nuovi arrivi.
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Comitato per i diritti del fanciullo, Commento generale CRC/C/GC/20 del 6 dicembre 2016
General comment no. 20 (2016) on the implementation of the rights of the child during adolescence.
Il Comitato sottolinea che i minori rifugiati e richiedenti asilo non dovrebbero essere sottoposti a procedure di allontanamento accelerato e comunque non dovrebbero essere allontanati prima di aver determinato il loro superiore interesse e aver valutato l’eventuale bisogno di protezione internazionale. Gli Stati dovrebbero rispettare e garantire i diritti di ogni minore, indipendentemente dallo status, e introdurre una legislazione in materia di migrazione sensibile all’età e al genere applicabile sia agli adolescenti non accompagnati che ai rifugiati, ai richiedenti asilo e ai migranti, che sia sostenuta dal principio del superiore interesse del minore e che dia priorità alla valutazione delle esigenze di protezione rispetto alla determinazione dello status di immigrato, vietando la detenzione.
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Assemblea Generale, Report A/HRC/33/53 del 16 agosto 2016
Global issue of unaccompanied migrant children and adolescents and human rights: progress report of the Human Rights Council Advisory Committee.
La presente relazione è stata redatta ai sensi della risoluzione 29/12 del Consiglio dei diritti dell'uomo, in cui il Consiglio ha invitato il comitato consultivo a sviluppare uno studio basato sulla ricerca sul tema globale dei bambini e degli adolescenti migranti non accompagnati e dei diritti umani e di presentarlo al Consiglio alla sua trentatreesima sessione per esame
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Assemblea generale, Risoluzione A/HRC/RES/29/12 del 2 luglio 2015
Resolution adopted by the Human Rights Council on 2 July 2015, Unaccompanied migrant children and adolescents and human rights.
La risoluzione affronta il complesso fenomeno dei bambini e degli adolescenti migranti non accompagnati. In particolare gli Stati sono incoraggiati a favorire il ricongiungimento familiare e a continuare a prendere in considerazione il principio del superiore interesse del fanciullo come priorità e a promuovere, proteggere e rispettare i diritti umani dei minori, tenendo conto delle loro esigenze nel processo di ritorno ai loro paesi d'origine.
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Assemblea generale, Risoluzione A/RES/69/187 dell’11 febbraio 2015
Resolution adopted by the General Assembly on 18 December 2014, Migrant children and adolescents.
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Assemblea generale, Risoluzione A/RES/64/142 del 24 febbraio 2010
Resolution adopted by the General Assembly, Guidelines for the Alternative Care of Children.
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Comitato sui diritti del fanciullo, Commento generale n. 6 (2005) dell’1 settembre 2005
Treatment of unaccompanied and separated children outside their country of origin.
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Consiglio d’Europa
Assemblea Parlamentare, Risoluzione 2176 (2017) del 28 giugno 2017
Integration of refugees in times of critical pressure: learning from recent experience and examples of best practice.
L’Assemblea parlamentare afferma che gli Stati membri devono assicurare che i minori non accompagnati ricevano l'assistenza giuridica e sociale necessaria per presentare le domande di asilo e garantire che le domande di asilo di minori che hanno vissuto nel paese ospitante per un lungo periodo di tempo siano finalizzate prima dell'età di maggioranza; devono inoltre fornire ai giovani migranti non accompagnati il sostegno alla loro integrazione attraverso la partecipazione sociale e l'accesso all'istruzione, garantendo nel contempo il sostegno nella loro transizione oltre i 18 anni; devono proteggere e aiutare gruppi particolarmente vulnerabili, come le donne, le ragazze e i minori non accompagnati, anche assicurando a quest'ultimo una tutela individuale e un follow-up all'età adulta.
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Assemblea Parlamentare, Risoluzione 2174 (2017) del 28 giugno 2017
Human rights implications of the European response to transit migration across the Mediterranean.
L’Assemblea invita gli Stati membri a rispettare i diritti e la dignità di tutti i rifugiati ei richiedenti asilo, in particolare dei gruppi vulnerabili come i bambini e le donne, i membri delle minoranze religiose e dei minori non accompagnati.
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Assemblea Parlamentare, Risoluzione 2173 (2017) del 28 giugno 2017
A comprehensive humanitarian and political response to the migration and refugee crisis and the continuing flows into Europe.
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Comitato dei Ministri, Piano d’azione CM(2017)54-final del 19 maggio 2017
Council of Europe Action Plan on Protecting Refugee and Migrant Children in Europe.
Il presente Piano d'azione definisce azioni concrete a favore dei rifugiati e dei bambini migranti, secondo i loro diritti e adattati alle loro situazioni specifiche. L'obiettivo di queste azioni è quello di contribuire al raggiungimento degli obiettivi figuranti sotto ogni pilastro. Il periodo di riferimento è 2017-2019. Queste azioni si concentrano su settori in cui il Consiglio d'Europa ha un chiaro valore aggiunto. Si riconosce a questo proposito l'importante lavoro già svolto o in corso in altre organizzazioni, come l'UNHCR, l'UNICEF, il programma alimentare mondiale, l'OMS, l'IOM e l'UE. Inoltre il COE prende atto dell'esito del vertice umanitario mondiale svoltosi a Istanbul il 23 e 24 maggio 2016 e ritiene che a seguito della dichiarazione di New York per i rifugiati e i migranti del 19 settembre 2016 e il processo che porta all'adozione nel 2018 di due accordi globali (uno sui rifugiati e uno per una migrazione sicura, ordinata e regolare) offrono una grande opportunità per migliorare la gestione collettiva dei problemi legati alle migrazioni in tutto il mondo.
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Report of the fact-finding mission to Italy by Ambassador Tomáš Boček, Special Representative of the Secretary General on migration and refugees,16-21 October 2016.
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Assemblea Parlamentare, Risoluzione 2136 (2016) del 13 ottobre 2016
Harmonising the protection of unaccompanied minors in Europe.
L'Assemblea invita gli Stati membri a lavorare a livello nazionale e regionale e, grazie alla cooperazione internazionale, a migliorare la protezione dei minori immigrati non accompagnati e per impedire la loro scomparsa, in particolare nel contesto della cooperazione internazionale, anche con i paesi d'origine e nel contesto delle politiche e delle azioni nazionali e regionali. In conclusione Assemblea invita l'Unione europea a continuare a tener conto della necessità di una protezione speciale per i minori migranti non accompagnati durante la revisione del regolamento Dublino III, in particolare introducendo una disposizione sulle domande di asilo per i minori non accompagnati nel paese in cui si trovano, evitare di trasferire inutili trasferimenti ai loro viaggi già traumatizzanti.
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Assemblea Parlamentare, Raccomandazione 1969 (2011) del 15 aprile 2011
Unaccompanied children in Europe: issues of arrival, stay and return.
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Comitato dei Ministri, Raccomandazione CM/Rec (2007)9 del 12 luglio 2007
Recommendation CM/Rec(2007)9 of the Committee of Ministers to member states on life projects for unaccompanied migrant minors.
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Unione europea
Commissione europea, Comunicazione COM(2017)558 final del 27 settembre 2017
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'attuazione dell'agenda europea sulla migrazione.
Nella presente Comunicazione la Commissione fa il punto sullo stato di attuazione dell’agenda europea sulle migrazioni. Essa aveva proposto misure immediate per affrontare la crisi del 2015, incluse le azioni volte a garantire che le norme comunitarie vigenti siano applicate correttamente e in modo completo. L'agenda ha inoltre definito un approccio globale che affronta tutti gli aspetti della migrazione basati sulle quattro aree rappresentate dalla migrazione irregolare, la gestione della frontiera, la politica dell'asilo e la migrazione legale, come chiave per la realizzazione di un sistema efficace e sostenibile della politica dell'UE in materia di migrazione e ha definito una serie di azioni chiave per ciascuna di queste aree. Nella comunicazione vengono ripercorse le principali azioni intraprese negli ultimi due anni. La valutazione tiene conto dei contributi ricevuti da molte parti interessate e dalle istituzioni dell'UE, in risposta alla consultazione avviata dalla Commissione sul riesame dei progressi compiuti finora nell'attuazione dell'Agenda europea per la migrazione.
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Commissione europea, Relazione COM/2017/0465 final del 6 settembre 2017
Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio, Quindicesima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento.
La quindicesima relazione sulla delocalizzazione e il reinsediamento delinea le azioni urgenti che devono ancora essere intraprese per spostare il più presto possibile tutti coloro che sono idonei dall'Italia e dalla Grecia, nonché per raggiungere gli obiettivi di reinsediamento. In Italia, dove la pressione migratoria rimane alta, ci sono ancora numerosi migranti idonei al trasferimento. Finora, gli arrivi degli Eritrei, che rappresentano la principale nazionalità ammissibile al trasferimento, sono stati piuttosto moderati nel 2017. Più di 5.600 eritrei sono arrivati in Italia dall'inizio del 2017, oltre ai 20.700 arrivati nel 2016 e quasi 2.000 siriani che sono arrivati sulle rive italiane. Poiché il ritmo attuale del trasferimento è ancora insufficiente per effettuare il trasferimento di tutti coloro che sono idonei, è fondamentale che gli Stati membri rispettino i loro impegni e gli obblighi giuridici e aumentino notevolmente i loro sforzi di trasferimento dall'Italia. Ciò contribuirebbe ad alleviare la pressione sui sistemi di asilo e ricezione italiani.
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Commissione europea, Relazione COM/2017/0405 final del 26 luglio 2017
Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio, Quattordicesima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento.
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Parlamento europeo, Risoluzione P8_TA-PROV(2017)0230 del 18 maggio 2017
Risoluzione del Parlamento europeo del 18 maggio 2017 su come far funzionare la procedura di ricollocazione.
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Commissione europea, Comunicazione COM(2017)211 final del 12 aprile 2017
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, La protezione dei minori migranti.
La presente Comunicazione si basa sulle pertinenti iniziative dell'UE prese per affrontare i problemi della migrazione, inclusi le specifiche garanzie aggiuntive proposte nel contesto della riforma della legislazione dell'UE in materia di asilo, il piano d'azione sull'integrazione e la raccomandazione della Commissione relativa ai rimpatri1 che accompagna il Piano d'azione rinnovato in materia di rimpatri. Lo scopo è pertanto quello di indicare una serie di azioni coordinate ed efficaci per rimediare alle carenze in materia di protezione e alle necessità pressanti che i minori devono affrontare una volta raggiunta l'Europa, e che riguardano aspetti che vanno dall'identificazione, l'accoglienza, l'attuazione delle garanzie procedurali alla creazione di soluzioni durature. Vi è inoltre un margine per intensificare le azioni trasversali in tutte le fasi della migrazione, come l'uso migliore e più mirato del sostegno finanziario dell'UE, una raccolta più efficace di dati sui minori migranti, e l'organizzazione di formazioni per tutti gli operatori che lavorano con loro. Queste azioni saranno attuate in sinergia con quelle adottate dall'Unione europea per la protezione dei minori ovunque nel mondo, anche nei paesi di origine e di transito. Tutti questi elementi dovrebbero essere portati avanti come parte dell'approccio globale dell'UE alla gestione della migrazione, e per garantire un'effettiva protezione dei minori migranti, con l'accento sul rafforzamento della cooperazione transfrontaliera. Il principio dell'interesse superiore dei minori deve costituire un criterio fondamentale in tutte le azioni o le decisioni che li riguardano.
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Parlamento europeo, Risoluzione PP8_TA(2017)0124 del 5 aprile 2017
Risoluzione del Parlamento europeo del 5 aprile 2017 su come far fronte ai movimenti di rifugiati e migranti: ruolo dell'azione esterna dell'UE.
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Parlamento europeo, Risoluzione P8_TA(2016)0404
Risoluzione del Parlamento europeo del 25 ottobre 2016 sui diritti umani e la migrazione nei paesi terzi.
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Commissione europea, Comunicazione COM(2016)85 final del 10 febbraio 2016
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sullo stato di attuazione delle azioni prioritarie intraprese nel quadro dell'agenda europea sulla migrazione.
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Commissione europea, Comunicazione COM(2015)240 final del 13 maggio 2015
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Agenda europea sulla migrazione.
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Parlamento europeo, Risoluzione P7_TA(2013)0387 del 12 settembre 2013
Risoluzione del Parlamento europeo del 12 settembre 2013 sulla situazione dei minori non accompagnati nell'UE.
La presente Risoluzione affronta il complesso fenomeno della situazione dei minori non accompagnati che giungono su territori degli Stati membri. Il Parlamento rammenta che un minore non accompagnato è innanzitutto un bambino potenzialmente a rischio e che la protezione dei bambini, e non le politiche dell’immigrazione, deve essere il principio guida degli Stati membri e dell'Unione europea a tal riguardo, rispettando il principio di base dell'interesse superiore del bambino. Si pone inoltre l’accento sulle ragazze e le donne, che sono particolarmente vulnerabili alle violazioni dei loro diritti nel corso del processo migratorio e, in particolare le ragazze non accompagnate, sono particolarmente a rischio come principale oggetto dello sfruttamento sessuale, degli abusi e della violenza. Il Parlamento ricorda che nell'UE i minori non accompagnati sono spesso trattati dalle autorità come delinquenti che hanno violato le leggi sull'immigrazione, anziché come individui con diritti in funzione dell'età e delle circostanze particolari. Alla Commissione è rivolto l’invito a elaborare linee strategiche vincolanti ad uso di tutti gli Stati membri, che dovrebbero trarre insegnamento dalle migliori pratiche, assumere la forma di norme minime comuni e dettagliare ogni fase del processo, dal momento dell'arrivo del minore sul territorio europeo, per assicurargli un’adeguata protezione, e fino al raggiungimento di una soluzione duratura; gli Stati membri sono invece invitati ad adottare strategie nazionali per i minori non accompagnati, sulla base di tali orientamenti strategici, e di designare un punto di contatto nazionale, incaricato di coordinare l'applicazione di misure e azioni; la Commissione dovrà monitorare la situazione e le azioni intraprese negli Stati membri, in collaborazione con il gruppo di esperti, e presentare una relazione annuale al Parlamento e al Consiglio.
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Parlamento europeo e Consiglio, Regolamento (UE) N. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide (rifusione).
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Parlamento europeo e Consiglio, Direttiva 2013/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013 recante norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale (rifusione).
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Commissione europea, Relazione COM/2012/0554 final del 28 settembre 2012
Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, Relazione intermedia relativa all'attuazione del Piano d'azione sui minori non accompagnati.
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Commissione europea, Comunicazione COM(2010)213 del 6 maggio 2010
Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio, Piano d'azione sui minori non accompagnati (2010-2014).
Con questa Comunicazione viene presentato il Piano d’azione sui minori non accompagnati per il periodo 2010-2014. La Commissione spiega come a seguito delle consultazioni con gli Stati membri e con le organizzazioni della società civile, e sulla base di ricerche specifiche, soprattutto delle relazioni della rete europea sulle migrazioni e dell'Agenzia dei diritti fondamentali, siano stati individuati vari problemi e relative soluzioni. Il piano d'azione segnala anzitutto l'insufficienza dei dati, e propone conseguentemente tre linee d'azione principali: prevenzione, programmi di protezione regionale, accoglienza e identificazione di soluzioni durature. Si ricorda chiaramente come in tutte le azioni siano stati integrati la protezione del minore e il principio del suo interesse superiore.