Per quanto riguarda l'erogazione dei Buoni alimentari, la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, attraverso il proprio Servizio Sociale professionale, ha istituito delle commissioni tecniche ripartite territorialmente e sulla base delle domande presentate dai cittadini ai Comuni, le suddette commissioni hanno provveduto ad individuare la platea dei beneficiari. Si allega a tal proposito il relativo disciplinare.
Il Servizio di Educativa domiciliare ha in carico150 minori; gli interventi di educativa domiciliare, di gruppo, Incontri Protetti, osservati non in presenza sono attualmente svolti da 9 educatori e 3 animatori.
In questo periodo di emergenza sanitaria per Covid, in pratica dalla seconda settimana di marzo, il Servizio di educativa ha inteso proseguire l’attività con dispositivi compensativi riformulando la relazione col minore, con la famiglia e con la scuola, privilegiando l’utilizzo dei social, delle telefonate e videochiamate. Gli operatori attualmente in servizio ,dopo aver formulato una nuova pianificazione del lavoro, si sono organizzati per garantire la presenza con le telefonate, video chiamate, per non interrompere il rapporto, la relazione e la cura .
A questo proposito è stato garantito per le situazioni in carico:
- gestione dello stress emotivo dovuto alla situazione emergenziale
- contatti telefonici due/tre volte a settimana, per condividere con i genitori e con i ragazzi pensieri, informazioni ,sostegno e cura sociale, supporto scolastico
- supporto alla genitorialità attraverso il monitoraggio con video chiamate ai genitori ,ai nonni e comunque coinvolgendo tutte le figure importanti per i minori
- formazione di gruppi virtuali utilizzando w.a dando ascolto e voce a quanto emerso nella quotidianità familiare, esperienza con la quale per la prima volta tutti si stanno confrontando
- didattica individuale on line
- è stato attivato un percorso di facilitazione per le famiglie, nel reperire quel materiale didattico che le scuole hanno messo a disposizione, per supportare i nuclei che non hanno accesso a tali risorse, (contatto diretto con insegnanti, canale whatsApp, ecc..) per alleggerire le famiglie nel difficile compito della didattica online
- sono stati forniti recapiti telefonici e mail di tutti gli operatori
I punti di forza sono stati, nella prima fase, la possibilità di monitorare lo stato di salute delle famiglie per valutare l’opportunità di svolgere l’attività educativa presso il domicilio (triage telefonico); dopo il lockdown, il nuovo assetto con il servizio di educativa non in presenza, la ricerca di nuove regole per continuare la relazione ed il prendersi cura con un costante monitoraggio.
Il punto di debolezza è la difficoltà a mantenere una relazione virtuale a lungo termine, la mancanza di contatto col minore e con i genitori e la relazione sempre filtrata indeboliscono l’azione educativa.