Pubblicate le Linee guida per la partecipazione

Linee guida partecipazione ragazze e ragazzi
Linee guida per la partecipazione di bambine e bambini e ragazze e ragazzi

La Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, ha approvato il 12 luglio scorso, le Linee guida per la partecipazione di bambine e bambini e ragazze e ragazzi. Il documento, adottato dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza e approvato dalla Conferenza Unificata nella seduta del 6 luglio 2022, si propone di offrire uno sguardo rinnovato sulle pratiche di partecipazione delle bambine e dei bambini e delle ragazze e dei ragazzi, presentando alcune indicazioni operative iscritte in una prospettiva universalistica in cui differenze e diversità siano riconosciute e valorizzate dall’opportunità di essere assunte in un contesto di condivisione capace di contrastare ogni rischio di esclusione.

Le Linee guida sono pensate principalmente per gli adulti che condividono con bambini e ragazzi esperienze nei vari contesti di vita, a partire dalla famiglia alla scuola e alle altre agenzie educative formali e non formali, senza tralasciare gli altri contesti che accolgono bambini e ragazzi in condizioni di difficoltà (ospedali, servizi di cura e protezione, ecc.).

Sono dunque rivolte agli operatori dei servizi educativi e sociali, insegnanti, medici, infermieri e altri professionisti della sanità, operatori di comunità di accoglienza, psicologi, mediatori, tutori, giudici, avvocati, forze dell’ordine, polizia penitenziaria, ma possono essere un riferimento utile anche per promuovere la cultura della partecipazione nella quotidianità della vita in famiglia.

Idealmente pensate come testo integrale che deve essere letto nelle sue diverse parti, le linee guida si configurano come documento “sperimentale”, che in seguito a un’azione di monitoraggio e valutazione può accogliere modifiche e integrazioni.

Obiettivo specifico delle Linee guida è anche quello di orientare il percorso dell’Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza, prevedendo l’ascolto e la partecipazione dei minorenni come strumento metodologico da attuare in tutte le fasi del Piano nazionale di azione infanzia e adolescenza.